Il primo passo che percorreremo nel 2025, dedicato agli Otto Passi dell’Esperienza Meditativa, è Yama:
Questa parola sanscrita significa “gestire” o “governare” e rappresenta principi etici universali che aiutano a vivere con autenticità e consapevolezza,
Daniel la riassume nel libro Fermati e Respira con:
Immagina per un momento di essere un albero:
per crescere forte e alto, hai bisogno di radici profonde, ben ancorate al terreno.
Se però pensi di cavartela con qualche annaffiatura distratta ogni tanto, sappi che ti aspetta la carriera da bonsai.
Yama rappresenta proprio questo: il fondamento etico che ci sostiene e ci connette con la vita in modo autentico e armonioso.
È il primo passo dell’Ottuplice Sentiero, come dire: “Prima di tutto, cerca di capire dove stai andando, perché vagare a caso non è proprio il massimo del karma.”
Un invito a vivere con consapevolezza e profondità… o almeno a smettere di inciampare nei nostri stessi pensieri.
Ma cosa significa davvero Yama?
Daniel Lumera ci spiega che questo riguarda la padronanza di noi stessi attraverso cinque principi etici universali,
veri e propri pilastri per una vita equilibrata e piena di significato:
- Ahimsa: Non nuocere a te stesso o agli altri. Significa coltivare gentilezza, rispetto e amore in ogni pensiero, parola e azione.
- Satya: Vivere con autenticità, esprimendo la propria verità interiore senza paura, allineando ciò che pensi, dici e fai.
- Asteya: Non appropriarsi di ciò che non è tuo, ma piuttosto coltivare gratitudine e abbandonare l’avidità.
- Brahmacharya: Usare consapevolmente l’energia sessuale e il desiderio per vivere in equilibrio.
- Aparigraha: Liberarsi dal superfluo, accogliendo l’essenziale e lasciando andare ciò che non serve.
Perché Yama è importante nella vita di tutti i giorni?
Viviamo in un mondo frenetico, pieno di pressioni e aspettative.
Yama è un antidoto a questa corsa incessante: ci aiuta a ritrovare il nostro centro, a liberarci dai conflitti interiori e a costruire relazioni più autentiche e armoniose.
Applicare Yama nella vita quotidiana significa:
- Praticare la gentilezza: verso se stessi e gli altri.
- Esprimere la verità con sensibilità: senza ferire inutilmente.
- Lasciare andare il superfluo: accogliendo gratitudine e semplicità.
- Vivere con consapevolezza: dell’energia che usiamo e condividiamo.
Ahimsa, ad esempio, ci insegna che la non violenza non è solo evitare di fare del male, ma vivere in armonia con ogni forma di vita, riconoscendo l’unità che ci lega a tutto ciò che ci circonda.
Perchè la non violenza è il più grande superpotere che possiamo coltivare.
Un esercizio pratico per allenare Yama
Prendendo in considerazione Brahmacharya, il principio che riguarda l’uso consapevole dell’energia sessuale, possiamo iniziare a osservare come utilizziamo questa energia nella nostra vita.
Esistono pratiche specifiche che ci aiutano a riconoscerla e a indirizzarla verso una qualità di vita superiore, scoprendone la natura più profonda.
Puoi seguire una meditazione guidata sull’argomento direttamente da Daniel Lumera cliccando qui >
Yama come pratica quotidiana
Integrare Yama nella tua vita è come piantare un seme che crescerà forte e radicato, dando vita a un albero di pace e consapevolezza.
Inizia da piccoli passi:
- Sii consapevole delle tue azioni e delle loro conseguenze.
- Porta attenzione al tuo linguaggio, evitando parole che feriscono.
- Coltiva la semplicità e la gratitudine.
“Yama” non è solo un principio filosofico,
ma una pratica concreta per trasformare la tua vita in qualcosa di autentico e ricco di significato.
Ti aspettiamo, a partire da gennaio, per esplorare Gli 8 Passi dell’Esperienza Meditativa.