Non avevo niente da perdonare ma per fortuna l’ho fatto! | Come perdonare se stessi

Tempo di lettura 8 Minuti

Storia di una scettica a cui il perdono ha cambiato la vita

(Se pensi di non aver niente da perdonare leggi qui)

Era ottobre 2020 e avevo da poco iniziato il Filo d’Oro quando la mia amica e collega Diletta Marabini (psicologa clinica e co-fondatrice di My Life Design Academy) mi disse: “quest’anno devi fare assolutamente anche la Scuola del Perdono.”

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Rimasi un po’ sbattezzata (traduzione dal romagnolo: senza parole) di fronte a questa sua affermazione.

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La mia risposta fu lapidaria e non le lasciai modo di replicare: “ho appena iniziato il Filo d’Oro, voglio fare questo per bene se ne parlerà poi tra 4 anni e poi io non ho niente da perdonare, sono a posto così.”

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A dire il vero di anni ne sono passati meno…e così nel 2022 mi sono ritrovata tra gli iscritti alla scuola del perdono nelle Marche.

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Non so neanche io perché ero lì e a tutte le persone che mi dicevano: “che bello Gaia, ci sei anche tu”rispondevo semplicemente: “per forza mi hanno obbligata.”

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Non capivo davvero perché dovessi fare qualcosa che non sentivo, che non mi chiamava ma ormai era andata così e con molto scetticismo ho iniziato il mio viaggio nel perdono.

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Mi sembrava tutto assurdo e senza senso, ero davvero convinta di non aver nulla da perdonare.

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Eppure più andavo avanti nelle tecniche più iniziavo a prendere familiarità con i protocolli ma soprattutto mi sentivo leggera, piena di energia e serena.

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Nonostante ciò non avevo ancora scoperto nulla sul perdono e sul suo reale potere finché non ho vissuto l’esperienza del lutto prenatale lo scorso dicembre.

Oggi, a due mesi di distanza, posso affermare con certezza che il perdono mi ha letteralmente salvato la vita, mi ha salvata da me stessa, dalla mia mente, dal vuoto che sentivo, dal baratro in cui ero caduta, dal dolore che stavo vivendo.

E lo ha fatto nel modo più dolce, essenziale e autentico: facendomi entrare dentro tutto ciò che sentivo, senza giudizio, rifiuto o volontà di cambiare le cose.

Semplicemente accogliendole, attraversandole e amandole.

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E’ stato facile? 

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No, per niente e non lo è nemmeno ora te lo posso assicurare, ma è stata l’unica scelta che avevo.

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Certo, avrei potuto cedere, come avevo fatto in tutti gli altri momenti difficili, alle solite dinamiche di compensazione come buttarmi a capofitto nel lavoro per non pensare, uscire e fare tardi in giro per locali per non sentire o altro ma sapevo che se avessi scelto quella strada non mi avrebbe portato da nessuna parte, l’avevo già provata in passato per cui non avevo scelta.

Forse è vero: non avevo nulla da perdonare ma per fortuna l’ho fatto.

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Ma in cosa consiste il perdono? E perché perdonare?

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Per definire il perdono secondo il metodo del My Life Design vorrei andare controcorrente e partire da cosa non è perdonare.

Perdonare non significa non reagire, questo vuol dire che il perdono non è un atto di debolezza, bensì un atto di coraggio. Non si agisce più spinti dall’odio o dal rancore, dalla paura o dal desiderio di vendetta, ma liberi da tutto ciò, guidati dall’intelligenza del cuore, dal discernimento, dalla chiarezza e dalla consapevolezza.

Perdonare non ha nemmeno a che fare con il senso biblico del porgere l’altra guancia: non significa dire a chi ci sta facendo del male continua pure, fai con comodo, ma mostrare invece l’altro lato, di noi stessi: quello che non reagisce all’odio con altro odio, o al dolore infliggendo altro dolore, ma al contrario agisce libero da tutto ciò.

Perdonare non vuole neanche dire dimenticare ma, al contrario, liberare il passato dal dolore e dalla sofferenza. Occorre invece tenere bene a mente la memoria di ciò che è accaduto in modo che diventi un grande insegnamento e un’importante opportunità di crescita. Ricordiamo qualsiasi cosa accaduta nel nostro passato con gratitudine: significa aver integrato, compreso e capito l’insegnamento di quegli avvenimenti. Ogni crisi infatti è per il nostro bene; possiamo utilizzarla e trasformarla in un’opportunità per sviluppare le virtù dell’anima.

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E allora cos’è il perdono?

Perdonare, nel suo significato etimologico, significa di fatto per donare, ovvero trasformare tutto ciò che ci succede in un dono. 

Quando l’essere umano vive un’esperienza dolorosa, tende ad attaccarsi a questo dolore. 

L’esempio che fa spesso Daniel è quello di una donna che in seguito ad un abuso, si attacca al dolore che le è stato inferto e al proprio carnefice, vivendo costantemente in quella sofferenza. In questo modo trasforma il violentatore nel protagonista della propria vita. L’odio diventa un laccio, un legame che non ti permette di andare avanti e di recuperare il potere della tua vita e di diventare di nuovo tu il protagonista di essa. 

Anche rispetto all’amore succede la stessa cosa: quando ci attacchiamo all’amore soffriamo, perché trasformiamo l’amore in possesso o in ossessione. Il problema non sono l’amore o il dolore in sé, ma che cosa facciamo noi con queste due cose.

Il perdono è l’elemento che trasforma entrambe queste cose in un dono: ci fa capire quali sono i doni della sofferenza e dell’amore. Senza attaccamento le trasforma in un’esperienza di consapevolezza di noi stessi.

Il perdono è anche un elemento di grande liberazione nel senso che permette di liberarsi sia da sentimenti negativi che dai lacci d’odio che ci tengono prigionieri dei nostri nemici, di cui vorremmo invece sbarazzarci.

Ogni volta che noi innalziamo un muro nella nostra vita o rifiutiamo una persona, paradossalmente questo diventa il legame che ci lega a quella persona e non ci permette di liberarci e di crescere. 

Questo è il senso ultimo e più profondo del perdono nel My Life Design e che lo rende innanzitutto un modo per guarire se stessi, guarire le relazioni e guarire il proprio rapporto con la vita e con la sofferenza.

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Una pratica di perdono 

Prima di passare ad una tecnica molto semplice quanto potente e soprattutto dai benefici immediati di perdono, voglio condividere un video estratto dalla Masterclass Saper Perdonare che puoi trovare nella versione integrale all’interno del percorso completo My Life Design Academy in cui Daniel Lumera ci spiega le 4 fasi del perdono.

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Estratto Masterclass Saper Perdonare

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Bene, ora che hai scoperto le 4 fasi possiamo immergerci nella pratica.

Pronto, pronta?

Iniziamo, ti serviranno 3 foglio, una penna e un cellulare per impostare il timer.


Prenditi un attimo per centrarti ed individuare la persona, situazione, malattia, pensiero o emozione oggetto del tuo perdono.Imposta il timer a 7 minuti, che è il tempo minimo per ogni lettera ma che potrai certamente superare.

Mantieni una postura eretta, non incrociare le gambe, la respirazione è lenta, profonda e continua.
Tutto deve seguire un flusso continuo: rivivi la situazione, senti, scrivi…respira, senza fermarti.

Scrivi il nome della persona/situazione/emozione/pensiero che vuoi perdonare in alto nel primo foglio e scrivi: Ti perdono per (scrivi ciò per cui vuoi perdonare) e vai avanti a scrivere finché non suona il timer: x 7 minuti ti perdono per…

Alla fine dei 7 minuti, appoggia la penna, chiudi gli occhi e ripeti per 3 volte: perdono e libero per sempre tutto ciò che è stato nello spazio e nel tempo, sono libero e felice grazie. Soffia dalla bocca e lascia andare ogni cosa.

Fai 3 respiri profondi, al terzo riapri gli occhi e prendi il secondo foglio.

Scrivi il nome della persona/situazione/emozione/pensiero che vuoi perdonare in alto nel primo foglio e scrivi: Perdonami per… (scrivi ciò per cui vuoi perdonare) e vai avanti a scrivere finché non suona il timer: x 7 minuti perdonami per…

Alla fine dei 7 minuti, appoggia la penna, chiudi gli occhi e ripeti per 3 volte: perdono e libero per sempre tutto ciò che è stato nello spazio e nel tempo, sono libero e felice grazie. Soffia dalla bocca e lascia andare ogni cosa.

Fai 3 respiri profondi, al terzo riapri gli occhi e prendi il terzo foglio.
 
Scrivi il nome della persona/situazione/emozione/pensiero che vuoi perdonare in alto nel primo foglio e scrivi: Grazie per… (scrivi ciò per cui vuoi ringraziare) e vai avanti a scrivere finché non suona il timer:
x 7 minuti grazie per…
Trascorsi i 7 minuti scrivi: Ti amo così come sei.

Appoggia la penna, chiudi gli occhi e ripeti per 3 volte: perdono e libero per sempre tutto ciò che è stato nello spazio e nel tempo, sono libero e felice grazie. Soffia dalla bocca e lascia andare ogni cosa.

Estratto Masterclass Saper Perdonare

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Come ti senti dopo la pratica?

Com’è cambiata la tua energia? E il tuo sentire rispetto a ciò che hai perdonato?

Non vedo l’ora di leggerti nei commenti qui sotto.

Quello che posso dirti è che a me questo esercizio ha aiutato tanto, soprattutto quando ho perdonato me stessa. 

Non mi rendevo conto nemmeno io di quanto odio, rabbia e rancore avessi nei miei confronti e poi, pian piano oserei dire quasi per magia, mi sono liberata da tutto quel peso, ho iniziato a sentire più forza, vitalità ed energia. 

Ma anche centratura, presenza ed equilibrio.

Ecco per me il perdono è davvero qualcosa di magico e mi chiedo solo come ho potuto bistrattarlo così tanto in passato e non rendermi conto del suo potere!

Ma ormai ciò che è stato è stato e oggi sono felice di condividere tutti i prossimi appuntamenti in programma che tratteranno il tema del perdono.

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Il perdono come percorso di crescita che garantisce benessere personale, relazionale e sociale.

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In oltre 15 anni di ricerca è stato creato un metodo composto da 21 protocolli e sette passi per permettere alle persone di intraprendere un percorso di crescita che garantisce benessere personale, relazionale e sociale.

Un percorso di autorealizzazione molto profondo dove si sperimenta un nuovo senso di identità, dove si sviluppa empatia e dove si vive l’altro come un aspetto profondo di se stessi: l’International School of Forgiveness in partenza il prossimo 13 maggio online e a Milano.

Puoi ricevere maggiori informazioni cliccando qui e scaricando la brochure informativa >

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Per chi invece desidera entrare nel mondo del perdono in maniera più soft, ma comunque altamente trasformativa il 19 marzo si terrà a Milano e online, ovunque tu sia il seminario di un giorno La Cura del Perdono.

Un viaggio dentro il significato più autentico del perdono, attraverso un percorso che:

  • cambia la vita, 
  • libera dalla sofferenza, 
  • insegna come amare e trasformare i problemi in risorse.

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Per non perderti questo seminario esperienziale ed unico clicca qui >

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Spero di incontrarti in uno dei prossimi eventi e di vivere insieme a te un’esperienza liberatoria, rivoluzionaria e di profonda guarigione perché per me il perdono è stato ed è tutt’ora questo.

E fidati, se ha cambiato la vita ad una scettica come me, che tra l’altro ha sempre pensato “su di me non funzionerà mai perché su di me non conta niente”, può cambiare davvero la vita di chiunque, anche la tua.

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Ogni cuore ha quattro stanze.

L’arte di perdonare offre le chiavi per aprire tutte e quattro le porte e scoprire la stanza della libertà, la stanza della responsabilità, la stanza della gratitudine e la stanza della realizzazione.

Per dono, per amore.

Grazie.

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daniela
daniela
1 anno fa

Straordinario veramente Dio vi Benedica

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