L’Archetipo di Saturno e l’arte di trovare l’equilibrio tra “sì” e “no” | Il Sistema Solare Interiore (Contiene Video)

Tempo di lettura 4 Minuti

Saper dire di no…

Quante volte ci ritroviamo a dire sì, per poi portare il peso di un frigorifero sulle spalle?

Tutto perché non avevamo il coraggio di pronunciare qualche “no”.

Ed è proprio di questo che parla Daniel Lumera nell’ottavo workshop dedicato all’archetipo di Saturno, appena uscito su My Life Design Academy.

(Se sei già in Academy e non hai ancora esplorato il workshop del mese, lo trovi qui >

Non è un caso, tra l’altro, che sia uscito a novembre…

No-Vembre

Ma tralasciando questo…

Il tema del saper dire di no è uno che ritorna spesso nella mia vita e ogni volta mi fa dannare.

Però voglio condividere una domanda che per me è stata fondamentale e che qualche settimana fa avevo condiviso nei social:

quanti “no” devo iniziare a dire per poter finalmente dire “sì” a me stesso?

Perché, sai, quando penso all’archetipo di Saturno, me lo immagino come un nonno: il nonno del nostro sistema solare interiore.

Come il nonno di Heidi, che dalla cima della montagna osserva tutto quello che succede, con il berrettino e un sorrisetto un po’ furbo.

Questo archetipo conosce bene quanto siamo bravi a complicarci la vita da soli.

Ma non è lì per appesantirci, piuttosto per insegnarci a scegliere ciò che conta davvero, ciò che fa la differenza.

Sì, perché Saturno, in equilibrio, è l’arte del saper dire “no”. E per “no” non intendo un “no” triste e grigio che ci priva della spontaneità o del divertimento.

Parlo di un “no” detto con centratura, serenità, fermezza.

Un “no” che sa quando è il momento di mettere un confine, per dare priorità alle cose veramente importanti nella nostra vita.

È come una vocina interiore che, quando stai per lasciarti andare all’ennesimo sì “tanto per dire”, ti sussurra: “Aspetta, perché stai dicendo sì? Vuoi davvero metterti in questo casino?”

Quando invece Saturno va in tilt, scatta il club dell’iper-controllo.

All’improvviso tutto deve essere fatto subito, al meglio, alla perfezione e, se possibile, tutto insieme.

Ti è mai capitato di organizzare tutto, ma proprio tutto, fino al punto di bloccare te stesso? 

A me è successo per anni con la meditazione.

Cercavo di essere così perfetto che finivo solo per procrastinare. È stato solo quando ho iniziato a togliere, a lasciar andare le aspettative, il controllo, e quell’idea di come “dovrebbe essere” o “non dovrebbe essere” la pratica, che la meditazione è diventata davvero costante.

Sul tema del “togliere”, in un articolo (Togli il superfluo e semplifica >) scrivevo: 

“Per iniziare a vivere davvero non abbiamo bisogno di più cose, più conoscenza, più tecnologie, più tecniche o strategie… Abbiamo bisogno, piuttosto, di iniziare a capire cosa togliere davvero dentro di noi. 

Ma cosa significa togliere? Togliere cosa? Beh, partiamo dalla macchina di lusso, le candele profumate da 50€, gli aperitivi inutili, i vestiti nuovi a ogni stagione, o il sale rosa dell’Himalaya. 

Ma scavando più in profondità, ci accorgiamo che forse dovremmo iniziare a togliere, ad esempio, l’ansia di rispondere a ogni email o messaggio WhatsApp entro due minuti. Le aspettative che nutriamo verso gli altri e verso noi stessi, il bisogno di approvazione o di sentirci sempre perfetti.”

Ecco, in quei momenti in cui siamo troppo persi e distratti, Saturno ci manda un messaggio (e non proprio subliminale): 

rilassati, fai un passo indietro e lascia che la vita si riorganizzi un po’ da sola. In altre parole, impara a toglierti di mezzo.

Carta e penna alla mano: un esercizio per ritrovare il tuo centro

Nel workshop di questo mese Daniel consiglia un esercizio semplice ma secondo me molto efficace: prendi carta e penna e fai due liste.

Nella prima, elenca le volte in cui sei riuscito a dare una struttura solida alle cose importanti della tua vita (progetti, relazioni, obiettivi). 

Nella seconda, scrivi tutti quei “sì” detti di getto che ti hanno portato a sentirti intrappolato, come una mosca nella ragnatela di Spiderman. Quando avrai finito, sarà come un’epifania: saprai cosa tenere e cosa lasciar andare, senza sensi di colpa.

In fondo, Saturno non è lì per costruirci una gabbia, ma per insegnarci a essere liberi dentro i nostri stessi confini. 

È il mentore che, con ironia e pazienza, ci insegna l’arte di togliere il superfluo per fare spazio a ciò che conta davvero. 

Perché a volte, il segreto non è fare di più, ma fare meno, e farlo meglio. E questo l’ho sperimentato a caro prezzo sulla mia pelle.

E allora, la prossima volta che ti trovi a dire “sì” per abitudine o per paura, prova a fare un passo indietro, sorridi e pensa:

Cosa direbbe Saturno? 

Con qualche “no” ben piazzato, vedrai che lui ti guarderà dall’alto, con un sorriso divertito e un cenno di approvazione, orgoglioso di come stai imparando a danzare sulla tua stessa orbita.

Ti aspettiamo nel workshop di questo ottavo mese dedicato al Sistema Solare Interiore

anzi, se non lo hai ancora fatto, puoi partecipare al primo Archetipo dedicato al Sole gratuitamente da qui >

(oppure direttamente da qui se sei già parte di Academy >)

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Yanua
Yanua
1 mese fa

“Rilassati, fai un passo indietro e lascia che la vita si organizzi da sola.”♥️ da ricordare, Grazie 🙏💫

Daniela
Daniela
1 mese fa

Grazie Luca mi trovo proprio in questa fase….uno dei momenti più bui della mia vita. Sento il bisogno di fare pulizia dalle cose che mi tengono impantanata, sento il bisogno di ricentrarmi e di ripartire più leggera e focalizzata. Troppe volte anche io ho avuto difficoltà a dire di no ed ora mi sono un po’ persa. Farò prima il lavoro su Saturno e poi quello su Giove perché voglio costruirmi un nuovo futuro. Grazie

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