Ci sono momenti e scelte nella vita che sembrano piccole, ma finiscono per cambiare per sempre la traiettoria del nostro cammino.

Sono come porte invisibili che, una volta attraversate, non permettono più di tornare indietro.

E quando le varchi, non sei mai più la stessa persona.

Tra le scelte più importanti che hanno cambiato la mia vita, c’è stata quella di iniziare il Filo d’Oro.

Ricordo ancora il primo giorno con una nitidezza quasi surreale.

Era come se ogni sensazione fosse amplificata: l’aria che respiravo, i suoni intorno a me, persino la luce sembrava diversa. Dentro di me c’era una frenesia che non riuscivo a controllare.

Hai presente l’emozione che provano Harry, Hermione e Ron quando salgono per la prima volta sul treno per Hogwarts?

Quel misto di eccitazione e timore, sapendo che stanno per entrare in un mondo completamente nuovo, un mondo che cambierà tutto?

Ecco, è stato proprio così per me.

In quel momento, tutto sembrava possibile.

Non avevo aspettative precise, eppure, in profondità, sentivo che quella scelta avrebbe cambiato qualcosa dentro di me, per sempre.

E così è stato. Anche tra le resistenze, il dolore e i conflitti. Soprattutto nelle pratiche più complesse, quelle che la mia mente trovava assurde e rifiutava.

Ma il viaggio è stato incredibile e inaspettato, se ripenso agli incontri serali, ai ritiri, alle ore di pratica, alle nottate di canti a squarciagola di mantra e bhajan.

Incredibilmente, sono già trascorsi cinque anni da quel giorno.

Eppure, ogni volta che inizio un nuovo ritiro, provo lo stesso entusiasmo, ma anche le stesse resistenze.

La mia mente mi sussurra che non sono pronta, che sono indietro rispetto agli altri, che forse questo percorso non fa per me…

Ma ogni volta, nonostante quei dubbi generati da una mente viziata — che, diciamocelo, ha una laurea honoris causa in “creare paranoie” — qualcosa in me si rafforza 👨‍🎓

Ogni volta torno a casa con una nuova consapevolezza, un’altra chiave per affrontare la mia vita, le mie insicurezze, le mie paure.

Ogni passo nel Filo d’Oro mi ha donato strumenti invisibili, ma potentissimi. E incredibili sono le trasformazioni che ho visto nei volti dei miei compagni di ciclo.

Il talento meditativo, ad esempio, mi ha insegnato a fermarmi. A non correre più da un problema all’altro cercando soluzioni affrettate. Mi ha insegnato a stare con ciò che c’è, a lasciare che ogni emozione e ogni sfida rivelino il loro insegnamento profondo.

Il talento trascendentale, invece, mi ha mostrato come andare oltre l’emotività, a non prendere tutto sul piano personale. Questo mi ha permesso di trasformare le difficoltà in vere opportunità di crescita, un’abilità che è stata vitale per superare sfide che, anni fa, mi avrebbero completamente stravolto.

E poi c’è il talento devozionale del terzo anno. Non l’ho ancora compreso del tutto (non ditelo a Daniel 🤫), ma sento il suo potenziale, e so che mi aiuterà a comprendere l’amore per tutto ciò che è.

Infine, il talento gnostico, che mi sta guidando ogni giorno nell’essere di aiuto agli altri, non da un punto di vista egoistico o personale, ma da un luogo di profonda consapevolezza e autenticità.

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È chiaro: questi percorsi non mi hanno reso immune dalle sfide, tutt’altro. Mi hanno fatto capire che le difficoltà sono sempre lì, pronte a mettermi alla prova, e che è sempre mia la scelta.

Scegliere se vivere con reattività o portare consapevolezza anche a quelle situazioni che non sopportiamo…

Ed è proprio questo che desidero augurare a chiunque decida di iniziare questo folle cammino il 7 ottobre…

Che possiate iniziare questa avventura con lo stesso entusiasmo e ardore, trasformando ogni pratica e ogni meditazione in un ritorno a casa.

Un ritorno a quella dimensione di purezza e integrità che è sempre stata dentro di voi, anche quando sembra nascosta o lontana.

Che possiate essere veri, autentici, per ritrovare, passo dopo passo, quella vostra verità più profonda che non ha bisogno di essere dimostrata, spiegata o difesa.

E che ogni istante di questo percorso vi ricordi che non siete mai soli, perché vostra (e nostra) è sempre la scelta di chiedere aiuto quando non ce la facciamo, e di dare aiuto quando qualcuno ce lo chiede.

Grazie per avermi letto e ci vediamo al Filo d’Oro >

❤️ … e se ti va, ti leggo nei commenti qui sotto