Quello che mi ha spinto ad iniziare il mio percorso personale a 15 anni è stato il grande malessere che avevo dentro. Ho deciso di intraprendere gli studi di psicologia per comprenderne l’origine. Volevo poter aiutare gli altri a capirsi e guarire il proprio dolore e, anche attraverso questo, prendermi cura del mio.
Durante la quarantena ho scoperto il libro di Daniel Lumera e li mi si sono accese delle domande che non avevo mai considerato, in particolare come posso “divenire il senso di ciò che faccio”? Come si può agire “non più motivati da bisogni, ma come libera espressione della propria consapevolezza?” (Daniel Lumera, La cura del perdono). Questo mi ha portato ad avvicinarmi alla scuola del perdono e alla meditazione, aprendomi al mondo a me prima sconosciuto, del sentire.
Grazie a questi percorsi sento di avere un modo di relazionarmi a me stessa, all’altro e a quello che faccio più fresco: sento un senso di presenza in me ed un senso di “casa” autentico e profondo che sta pian piano nascendo e che dipende solo dalla consapevolezza e non da un “fare. Mi hanno cambiato la mia vita e continuano a farlo permettendomi di svelarmi, ri-conoscermi da capo e agire attivamente da questo spazio nel mondo.
Sento questi strumenti per me essenziali anche nello svolgere la mia professione di psicoterapeuta. Condividerli per me un vero onore, oltre che un dovere. Felice di farlo, con tutto il cuore.
