Perché oggi è così importante conoscere la natura della mente? Perché la nostra mente non è concentrata sul presente, sull’attimo che stiamo vivendo; al contrario tende a vagare tra associazioni, somiglianze, ricordi, pensieri, proiezioni immaginative future e impressioni profonde inconsapevoli: la maggior parte delle persone impiega il 47% delle ore di veglia a pensare a ciò che non sta accadendo e questo genera profonda infelicità, come dimostra lo studio Harvard degli psicologi Matthew A. Killingsworth e Daniel T. Gilbert basato sulla raccolta di 250.000 dati inerenti pensieri, emozioni e azioni di 22.250 soggetti tra i 18 e gli 88 anni. Il “vagabondaggio mentale” – che Lumera definisce anche “life blindness” (mutuando il termine dal fenomeno del “plant blindness”, cecità verso il mondo vegetale di cui sembriamo non accorgerci e che tanto si lega ai temi scottanti della sostenibilità ambientale), per indicare la cecità della mente di fronte al miracolo della vita – sembra essere la modalità operativa predefinita del cervello umano, a differenza di quello degli animali, in qualunque frangente, e il caos che governa una mente inconsapevole è fonte di sofferenza e conflitto, andando ad incidere su benessere, salute e longevità. Secondo il National Institute for Health Research la depressione e l’ansia – i “mali del secolo” secondo l’OMS – aumentano il rischio di mortalità prematura del 134% e questo dato interessa adulti, terza età e nuove generazioni, con un impatto maggiore sull’universo femminile.
Come possiamo, allora, allenare la mente alla consapevolezza? Come è possibile purificare la propria mente dai veleni di critica, giudizio, delusione? Quali sono le caratteristiche di una mente illuminata? Come funzionano i processi di creatività, i processi intuitivi, i processi delle idee, e come possiamo predisporre la nostra mente a questi processi?
La risposta sta in strategie efficaci per tenere la mente in salute e svilupparne il potenziale, a beneficio della nostra vita in ogni suo aspetto, di chi ci circonda e dell’ambiente in cui viviamo. Sta nella capacità di avere accesso all’intuizione, grazie alla connessione con il cuore, che gioca un ruolo chiave nei processi di trasformazione sociale. Sta anche nei concetti di neuroestetica che legano il concetto di bellezza all’armonia naturale. Inoltre, sappiamo, grazie alla scienza, che la meditazione rallenta i processi di invecchiamento, riduce l’infiammazione implicata nella manifestazione di malattie croniche come cancro o Alzheimer, ha un impatto molto positivo su depressione, attacchi di panico, ansia, rabbia e senso di isolamento. Queste sono solo alcune delle ragioni per cui l’OMS l’ha inserita tra i tre pilastri del benessere insieme a corretta alimentazione e sano movimento fisico, e il CDC degli Stati Uniti la indica come uno dei trend sanitari in più rapida ascesa degli ultimi anni.
La mente è uno di quei fattori e componenti epigenetici che restituiscono all’essere umano grande responsabilità e libertà sul proprio destino e sulla propria salute. Quindi, che cos’è una mente illuminata? Una mente illuminata è una mente presente e disponibile al cambiamento, sveglia nel miracolo della vita e aperta all’infinito e alle sue possibilità, inoltre è volta al servizio autentico, sincero, incondizionato e disinteressato; è, quindi, una mente che gioca un ruolo chiave per il benessere, la felicità e la qualità della vita. La buona notizia? Tutti possiamo raggiungere una mente illuminata, in 9 passi.